L’articolo si concentra, tra le numerosissime questioni poste dalla pandemia, su due questioni di fondo che riguardano l’essenza del diritto costituzionale, relative alla crisi del parlamentarismo e del regionalismo. Per quanto riguarda le fonti nazionali, si evidenzia come un passo in avanti nella gestione della pandemia sia stato costituito dal superamento di quello che è parso un utilizzo eccessivo dei d.P.C.M. in favore dei decreti legge, che beneficiano del controllo del Parlamento in sede di conversione. L’emergenza Covid, inoltre, ha ulteriormente confermato che il regionalismo italiano va profondamente ripensato. La pandemia non ha fatto altro che mettere a nudo drammaticamente tutti i limiti di un regionalismo competitivo che aveva già dato cattiva prova di sé. In questo quadro, la via maestra pare costituita da un nuovo processo di revisione costituzionale del Titolo V, ma una visione più pragmatica impone di riflettere se sia possibile intervenire già con legge ordinaria. L’attuazione del PNRR richiede che il Paese non si mostri distratto dalle disfunzionalità della dialettica Stato-regioni ma si concentri sul raggiungimento di obiettivi strategici, a tutti i livelli, partendo ove possibile dal basso ma evitando sovrapposizioni.

L’emergenza Covid tra fonti nazionali e regionali: quali prospettive per il parlamentarismo e per il regionalismo

Iannotti della Valle Aldo
2022-01-01

Abstract

L’articolo si concentra, tra le numerosissime questioni poste dalla pandemia, su due questioni di fondo che riguardano l’essenza del diritto costituzionale, relative alla crisi del parlamentarismo e del regionalismo. Per quanto riguarda le fonti nazionali, si evidenzia come un passo in avanti nella gestione della pandemia sia stato costituito dal superamento di quello che è parso un utilizzo eccessivo dei d.P.C.M. in favore dei decreti legge, che beneficiano del controllo del Parlamento in sede di conversione. L’emergenza Covid, inoltre, ha ulteriormente confermato che il regionalismo italiano va profondamente ripensato. La pandemia non ha fatto altro che mettere a nudo drammaticamente tutti i limiti di un regionalismo competitivo che aveva già dato cattiva prova di sé. In questo quadro, la via maestra pare costituita da un nuovo processo di revisione costituzionale del Titolo V, ma una visione più pragmatica impone di riflettere se sia possibile intervenire già con legge ordinaria. L’attuazione del PNRR richiede che il Paese non si mostri distratto dalle disfunzionalità della dialettica Stato-regioni ma si concentri sul raggiungimento di obiettivi strategici, a tutti i livelli, partendo ove possibile dal basso ma evitando sovrapposizioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/30233
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