Francesco De Sanctis' work has a literary page and a political page, as was often the case in the 19th century. However, unlike authors such as Alfieri or M.me de Staël, De Sanctis' political page did not remain a written page, but accompanied and supported his political action as a minister and as a deputy. The aim of this essay is to return to De Sanctis' parliamentary speeches, which have not so far received the attention they deserve, in order to analyse their formal structure and some of their most relevant contents. Among these, the contribution to the difficult apprenticeship of the parliamentary regime (intended as deliberative practice), the development of a political language inspired by concreteness and feasibility (distinct and distant from academic discourse), the constant comparison with the European dimension. As for the content, his reflection on the school and the administrative structure that must support its action and the call for a development in a bipartisan sense of the Italian political system are of considerable interest. A development that, however realistically argued, will remain a utopia

L’opera di Francesco De Sanctis ha una pagina letteraria e una politica, come spesso è accaduto nell’Ottocento. Tuttavia, a differenza tuttavia di autori come Alfieri o M.me de Stael, la pagina politica di De Sanctis non è rimasta una pagina scritta, ma ha accompagnato e sostenuto la sua azione politica come ministro e come deputato. Scopo del presente saggio è tornare sui discorsi parlamentari di De Sanctis, che non hanno ricevuto sinora l’attenzione che meritano, al fine di analizzarne la struttura formale e alcuni dei contenuti più rilevanti. Tra questi, il contributo al difficile apprendistato del regime parlamentare, inteso pratica deliberativa, lo sviluppo di un linguaggio politico ispirato alla concretezza e alla fattibilità (distinto e distante dal discorso accademico), la costante comparazione con la dimensione europea. Quanto ai contenuti, di notevole interesse la sua riflessione sulla scuola e sulla struttura amministrativa che ne deve sostenere l’azione e il richiamo alla necessità di uno sviluppo in senso bipartitico del sistema politico italiano. Sviluppo che, per quanto argomentato in modo realistico, rimarrà un’utop

TRA REALISMO E UTOPIA. I DISCORSI PARLAMENTARI DI FRANCESCO DE SANCTIS

DE LUCA STEFANO
2022-01-01

Abstract

Francesco De Sanctis' work has a literary page and a political page, as was often the case in the 19th century. However, unlike authors such as Alfieri or M.me de Staël, De Sanctis' political page did not remain a written page, but accompanied and supported his political action as a minister and as a deputy. The aim of this essay is to return to De Sanctis' parliamentary speeches, which have not so far received the attention they deserve, in order to analyse their formal structure and some of their most relevant contents. Among these, the contribution to the difficult apprenticeship of the parliamentary regime (intended as deliberative practice), the development of a political language inspired by concreteness and feasibility (distinct and distant from academic discourse), the constant comparison with the European dimension. As for the content, his reflection on the school and the administrative structure that must support its action and the call for a development in a bipartisan sense of the Italian political system are of considerable interest. A development that, however realistically argued, will remain a utopia
2022
L’opera di Francesco De Sanctis ha una pagina letteraria e una politica, come spesso è accaduto nell’Ottocento. Tuttavia, a differenza tuttavia di autori come Alfieri o M.me de Stael, la pagina politica di De Sanctis non è rimasta una pagina scritta, ma ha accompagnato e sostenuto la sua azione politica come ministro e come deputato. Scopo del presente saggio è tornare sui discorsi parlamentari di De Sanctis, che non hanno ricevuto sinora l’attenzione che meritano, al fine di analizzarne la struttura formale e alcuni dei contenuti più rilevanti. Tra questi, il contributo al difficile apprendistato del regime parlamentare, inteso pratica deliberativa, lo sviluppo di un linguaggio politico ispirato alla concretezza e alla fattibilità (distinto e distante dal discorso accademico), la costante comparazione con la dimensione europea. Quanto ai contenuti, di notevole interesse la sua riflessione sulla scuola e sulla struttura amministrativa che ne deve sostenere l’azione e il richiamo alla necessità di uno sviluppo in senso bipartitico del sistema politico italiano. Sviluppo che, per quanto argomentato in modo realistico, rimarrà un’utop
De Sanctis, parliamentarism, liberal-democracy, realism, utopia, reformism, conservatism
De Sanctis, parlamentarismo, liberal-democrazia, realismo, utopia, riformismo, conservatorismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/30693
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