Con una breve rassegna del dibattito sulla medicina e sull’«antimedicina» che ha attraversato il secondo Novecento e gli ultimi decenni, questo articolo vuole seguire le tracce della genesi della Medicina narrativa, nei suoi diversi orientamenti e approcci, oltre che nell’attuale moltiplicazione di iniziative scientifiche e formative. Mutuando il paradigma scientifico dei «sistemi complessi», si avanza l’ipotesi di una Medicina narrativa seconda generazione, che raccolga gli esiti delle prime sperimentazioni e trovi un proprio fondamento nella Narratologia, affermando dunque la centralità della teoria della narrazione; contro il pericoloso paradosso di una “Medicina narrativa senza narrativa”. Partendo dalle recenti acquisizioni degli studi sulla narrazione, ripercorrendo alcuni dei più significativi esiti del Narrative Turn e del Neurobiological Turn, si propone di attrarre la Narrative Based Medicine (intesa come approccio o come insieme di pratiche) a una più definita disciplina, o transdisciplina: una “Narratologia medica”, per una «testualizzazione» della relazione di cura. Nel riconoscimento del valore conoscitivo, ma anche terapeutico e costitutivo-identitario delle storie, si propone infine una possibile evoluzione dell’Homo narrans: un Homo textilis, un uomo testuale, che si costruisce con le storie e che può conoscersi, formarsi e quindi anche curarsi solo per via narrativa; di più, solo in quanto narrazione.

Dalla Medicina narrativa alla Narratologia medica. L’Homo patiens come Homo textilis

Paola Villani
2023-01-01

Abstract

Con una breve rassegna del dibattito sulla medicina e sull’«antimedicina» che ha attraversato il secondo Novecento e gli ultimi decenni, questo articolo vuole seguire le tracce della genesi della Medicina narrativa, nei suoi diversi orientamenti e approcci, oltre che nell’attuale moltiplicazione di iniziative scientifiche e formative. Mutuando il paradigma scientifico dei «sistemi complessi», si avanza l’ipotesi di una Medicina narrativa seconda generazione, che raccolga gli esiti delle prime sperimentazioni e trovi un proprio fondamento nella Narratologia, affermando dunque la centralità della teoria della narrazione; contro il pericoloso paradosso di una “Medicina narrativa senza narrativa”. Partendo dalle recenti acquisizioni degli studi sulla narrazione, ripercorrendo alcuni dei più significativi esiti del Narrative Turn e del Neurobiological Turn, si propone di attrarre la Narrative Based Medicine (intesa come approccio o come insieme di pratiche) a una più definita disciplina, o transdisciplina: una “Narratologia medica”, per una «testualizzazione» della relazione di cura. Nel riconoscimento del valore conoscitivo, ma anche terapeutico e costitutivo-identitario delle storie, si propone infine una possibile evoluzione dell’Homo narrans: un Homo textilis, un uomo testuale, che si costruisce con le storie e che può conoscersi, formarsi e quindi anche curarsi solo per via narrativa; di più, solo in quanto narrazione.
2023
medicina narrativa; narratologia; neuronarratologia; Narrative Turn
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/31613
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