Il saggio intende indagare la personalità di Severo Turboli, priore della certosa di San Martino per due volte, tra il 1583 e il 1597 e tra il 1606 e il 1607, responsabile del rinnovamento del monastero napoletano, arricchito nei suoi anni di importanti opere d’arte spettanti ad artisti prevalentemente non napoletani. Attraverso un riesame delle fonti e l’analisi di documenti inediti vengono in particolare evidenziate le scelte del colto priore nel campo della decorazione pittorica. L’attenzione viene così focalizzata su una perduta Ultima Cena di Luca Cambiaso; su Tommaso Laureti, autore di alcune tele che decorano le pareti della sacrestia; sulla datazione e la collocazione originaria dell’Ultima Cena firmata dagli “Haeredes Pauli Caliari”; sul Cavalier d’Arpino, di cui si identificano due opere un tempo esposte nella chiesa certosina, e viene definito un nuovo profilo del pittore Flaminio Torelli, fra i primi artisti ad essere coinvolti nella decorazione della certosa napoletana da Severo Turboli.
Don Severo Turboli e il cantiere della Certosa di Napoli: precisazioni su Luca Cambiaso, Tommaso Laureti, gli “Haeredes Pauli Caliari”, il Cavalier d’Arpino e Flaminio Torelli
Stefano De Mieri
2023-01-01
Abstract
Il saggio intende indagare la personalità di Severo Turboli, priore della certosa di San Martino per due volte, tra il 1583 e il 1597 e tra il 1606 e il 1607, responsabile del rinnovamento del monastero napoletano, arricchito nei suoi anni di importanti opere d’arte spettanti ad artisti prevalentemente non napoletani. Attraverso un riesame delle fonti e l’analisi di documenti inediti vengono in particolare evidenziate le scelte del colto priore nel campo della decorazione pittorica. L’attenzione viene così focalizzata su una perduta Ultima Cena di Luca Cambiaso; su Tommaso Laureti, autore di alcune tele che decorano le pareti della sacrestia; sulla datazione e la collocazione originaria dell’Ultima Cena firmata dagli “Haeredes Pauli Caliari”; sul Cavalier d’Arpino, di cui si identificano due opere un tempo esposte nella chiesa certosina, e viene definito un nuovo profilo del pittore Flaminio Torelli, fra i primi artisti ad essere coinvolti nella decorazione della certosa napoletana da Severo Turboli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.