A passo d’oca, dentro rivoli di funzionalismo del giuridico e retoriche discorsive solo all’apparenza secondarie, il principio di territorialità del diritto, cardine indiscutibile delle Democrazie sovrane tradizionalmente intese (dove opera, vive e conquista la propria libertà il demos, se non dentro un territorio che ne fonda e garantisce la sovranità?), si ridisegna un non-luogo dell’azione giuridica dove attori apolidi pongono in essere un nomos che si erge a tutela di orizzonti inediti, sempre più vasti, sempre meno in dialogo con le realtà locali. Questo mio contributo vuole essere un tentativo di erosione di questo incedere così assoluto da ricordare una marcia militare, assumendo la posa del gambero, che come è noto procede all’indietro, e quella dell’intellettuale sartriano che si immischia di ciò che non lo riguarda, ad esempio le ragioni dell’aragosta… Qualcosa di nuovo irrompe nella storia e ci si rassegna, quando se ne parla, come ad un che di ineluttabile. La mia provocazione è innocua, è quella del granello di sabbia nell’ingranaggio. Una cosa piccola, un invito à rebours, per ricordare che qualcosa come la globalizzazione non è strutturale come vogliono narrarla i padroni del mondo, né clelia castellano Victor Hugo. E sarà Victor Hugo ad accompagnarmi in questo viaggio a ritroso.
Victor Hugo. Romanticismo e Poesia per forgiare un diritto sublime
CASTELLANO, C
2023-01-01
Abstract
A passo d’oca, dentro rivoli di funzionalismo del giuridico e retoriche discorsive solo all’apparenza secondarie, il principio di territorialità del diritto, cardine indiscutibile delle Democrazie sovrane tradizionalmente intese (dove opera, vive e conquista la propria libertà il demos, se non dentro un territorio che ne fonda e garantisce la sovranità?), si ridisegna un non-luogo dell’azione giuridica dove attori apolidi pongono in essere un nomos che si erge a tutela di orizzonti inediti, sempre più vasti, sempre meno in dialogo con le realtà locali. Questo mio contributo vuole essere un tentativo di erosione di questo incedere così assoluto da ricordare una marcia militare, assumendo la posa del gambero, che come è noto procede all’indietro, e quella dell’intellettuale sartriano che si immischia di ciò che non lo riguarda, ad esempio le ragioni dell’aragosta… Qualcosa di nuovo irrompe nella storia e ci si rassegna, quando se ne parla, come ad un che di ineluttabile. La mia provocazione è innocua, è quella del granello di sabbia nell’ingranaggio. Una cosa piccola, un invito à rebours, per ricordare che qualcosa come la globalizzazione non è strutturale come vogliono narrarla i padroni del mondo, né clelia castellano Victor Hugo. E sarà Victor Hugo ad accompagnarmi in questo viaggio a ritroso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.