Il testo si concentra sul "teatro maldestro" di Boris Nikitin, un teatro della ribellione che richiede una autoriflessione del teatro classico fondato sulla Poetica aristotelica. Nikitin propone un nuovo dramma che riflette sul rapporto tra realtà e illusione, sul rapporto tra personaggio, ruolo e attore e in che modo dalla loro sinergia scaturisca una nuova identità, quale sia il rapporto tra attori e spettatori. Nikitin sulla scena dà spazio al "maldestro", ai performer con il loro background artistico e ai dettagli enigmatici, che rimandano oltre il senso e il significato dello spettacolo, allo scopo di favorire l'acquisizione della conoscenza.
Nikolaus Müller Scholl, Teatro maldestro. Sul lavoro del regista Boris Nikitin
Paola Paumgardhen
2024-01-01
Abstract
Il testo si concentra sul "teatro maldestro" di Boris Nikitin, un teatro della ribellione che richiede una autoriflessione del teatro classico fondato sulla Poetica aristotelica. Nikitin propone un nuovo dramma che riflette sul rapporto tra realtà e illusione, sul rapporto tra personaggio, ruolo e attore e in che modo dalla loro sinergia scaturisca una nuova identità, quale sia il rapporto tra attori e spettatori. Nikitin sulla scena dà spazio al "maldestro", ai performer con il loro background artistico e ai dettagli enigmatici, che rimandano oltre il senso e il significato dello spettacolo, allo scopo di favorire l'acquisizione della conoscenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.