Il contributo offre una lettura in chiave critica dell’immaginario prodotto intorno alla figura materna e alla sua ‘naturale’ vocazione al lavoro di cura. Anche attraverso gli studi del pensiero femminista e della differenza e quelli fenomenologici (Braidotti; Irigaray; Zambrano) il saggio è occasione per guardare al corpo materno come dispositivo da restituire alla sua natura plastica per riappropriarsi di spazi di educazione al sentire e di pratica di Cura di Sé e dell’Altro. In questo contesto teorico, lo scritto ripercorre il lavoro realizzato in una Scuola dell’Infanzia nel rione di Forcella a Napoli coinvolgendo un piccolo gruppo di mamme e loro figli in un primo intervento di educazione alla comunicazione e alla relazione di cura attraverso l’introduzione alle pratiche ‘embodied’.

perFormare il Materno. Spazi e pratiche per una pedagogia sensibile

Maria D'Ambrosio
2024-01-01

Abstract

Il contributo offre una lettura in chiave critica dell’immaginario prodotto intorno alla figura materna e alla sua ‘naturale’ vocazione al lavoro di cura. Anche attraverso gli studi del pensiero femminista e della differenza e quelli fenomenologici (Braidotti; Irigaray; Zambrano) il saggio è occasione per guardare al corpo materno come dispositivo da restituire alla sua natura plastica per riappropriarsi di spazi di educazione al sentire e di pratica di Cura di Sé e dell’Altro. In questo contesto teorico, lo scritto ripercorre il lavoro realizzato in una Scuola dell’Infanzia nel rione di Forcella a Napoli coinvolgendo un piccolo gruppo di mamme e loro figli in un primo intervento di educazione alla comunicazione e alla relazione di cura attraverso l’introduzione alle pratiche ‘embodied’.
2024
The contribution offers a critical reading of the imagery produced around the maternal figure and her 'natural' vocation for care work. Through the studies of feminist thought and of difference and phenomenological ones (Braidotti; Irigaray; Zambrano) the essay is an opportunity to look at the maternal body as a device to be returned to its plastic nature to regain possession of spaces of education to feel and practice of Care of self and of the other. In this theoretical context, the paper traces the work carried out in a nursery school in the Forcella district of Naples, involving a small group of mothers and their children in aninitial intervention of education in communication and the care relationship through the introduction of embodied practices.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/44355
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