L’articolo considera i tre momenti editoriali de Il Ventre di Napoli (1884, 1902, 1906) e l’influenza della biografia dell’autrice sull’ultima versione del celebre pamphlet. Al centro dell'analisi è l’inchiesta Saredo (1901) e il procedimento processuale che ne seguì (Archivio di Stato, Tribunale penale di Napoli, Processi, anno 1904, busta 58, fascicolo 2552). Si trattò di un passaggio liminare nella biografia dell’autrice, impropriamente sminuito dalla critica che ha preferito ritenerlo del tutto marginale. Fu invece determinante, non solo per la rottura con Scarfoglio e per il conseguente distacco dal «Mattino», ma anche per le immediate ripercussioni sull’immagine pubblica della scrittrice, come evidenzia l’indagine condotta sulle coeve testate internazionali. Ne rimase inevitabilmente segnata la produzione letteraria, orientata dall’intento di riabilitare la propria reputazione anche attraverso il consolidamento di nuovi equilibri. Si delinea così, anche grazie alla riemersione di documenti inediti (lettere a Urbano Rattazzi), l'immagine di una scrittrice pronta a recepire i cambiamenti in atto e di una donna politicamente consapevole.
L’altra parte de Il ventre. L’inchiesta Saredo e le variazioni editoriali
emanuela bufacchi
2023-01-01
Abstract
L’articolo considera i tre momenti editoriali de Il Ventre di Napoli (1884, 1902, 1906) e l’influenza della biografia dell’autrice sull’ultima versione del celebre pamphlet. Al centro dell'analisi è l’inchiesta Saredo (1901) e il procedimento processuale che ne seguì (Archivio di Stato, Tribunale penale di Napoli, Processi, anno 1904, busta 58, fascicolo 2552). Si trattò di un passaggio liminare nella biografia dell’autrice, impropriamente sminuito dalla critica che ha preferito ritenerlo del tutto marginale. Fu invece determinante, non solo per la rottura con Scarfoglio e per il conseguente distacco dal «Mattino», ma anche per le immediate ripercussioni sull’immagine pubblica della scrittrice, come evidenzia l’indagine condotta sulle coeve testate internazionali. Ne rimase inevitabilmente segnata la produzione letteraria, orientata dall’intento di riabilitare la propria reputazione anche attraverso il consolidamento di nuovi equilibri. Si delinea così, anche grazie alla riemersione di documenti inediti (lettere a Urbano Rattazzi), l'immagine di una scrittrice pronta a recepire i cambiamenti in atto e di una donna politicamente consapevole.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.