Il presente contributo intende ricostruire e analizzare criticamente l’esperienza pedagogica della Mensa dei bambini proletari di Napoli (1973-1981), collocandola all’interno dei processi educativi, sociali e politici che attraversano il Mezzogiorno tra gli anni ‘60 e ‘80. In una cornice culturale segnata da rappresentazioni stereotipate e marginalizzanti dell’infanzia meridionale, l’esperienza della Mensa si configura come una pratica pedagogico-politica capace di coniugare giustizia sociale, educazione comunitaria e partecipazione democratica, che restituisce al Sud un ruolo attivo nei processi di innovazione educativa, in contrasto con visioni riduttive e deterministiche della questione meridionale.
Infanzia marginalizzata e riscatto educativo. Pedagogie “sommerse” a Napoli nella seconda metà del XX secolo
	
	
	
		
		
		
		
		
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
		
		
		
			
			
			
		
		
		
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
		
		
		
	
F. M. Sirignano
			2025-01-01
Abstract
Il presente contributo intende ricostruire e analizzare criticamente l’esperienza pedagogica della Mensa dei bambini proletari di Napoli (1973-1981), collocandola all’interno dei processi educativi, sociali e politici che attraversano il Mezzogiorno tra gli anni ‘60 e ‘80. In una cornice culturale segnata da rappresentazioni stereotipate e marginalizzanti dell’infanzia meridionale, l’esperienza della Mensa si configura come una pratica pedagogico-politica capace di coniugare giustizia sociale, educazione comunitaria e partecipazione democratica, che restituisce al Sud un ruolo attivo nei processi di innovazione educativa, in contrasto con visioni riduttive e deterministiche della questione meridionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
