Economista, giurista, storico, sociologo, epistemologo, ma soprattutto «politico in ogni fibra del suo essere» – come lo definì Karl Jaspers –, Max Weber è una delle personalità più eclettiche e controverse del primo Novecento. Maestro per molti, figura ambigua per altri, è stato un polemista instancabile che ha eletto il conflitto a cifra di un’esistenza. Il volume presenta i concetti-chiave della sua ricerca raccontando al contempo la sua vita travagliata da scontri, lutti e da una malattia psichica invalidante. I grandi temi della nazione e del lavoro, del patriarcato e dell’ascesi, del carisma e dell’élite, le derive irrazionali e i fondamenti del dominio vengono scandagliati sulla base delle esperienze con autori e autrici di diverse generazioni che entrano ed escono dalla vita di Weber. I dialoghi con Below e Warburg, le relazioni con la moglie Marianne e con Else Richthofen, gli incroci con Du Bois e con Schmitt, le diatribe con Treitschke, Michels e Gross, il fascino provato per Lask e Lukács segnano la sua oscillazione tra la postura accademica, l’ethos borghese e la curiosità per le pratiche della controcultura. Ricorrendo anche a carteggi e fonti inedite, l’autore illustra l’opera di Weber lungo una biografia che accompagna l’Europa nell’abisso della Grande guerra e delle sue conseguenze.

Max Weber. Una vita politica (1864-1920)

Massimo Palma
2025-01-01

Abstract

Economista, giurista, storico, sociologo, epistemologo, ma soprattutto «politico in ogni fibra del suo essere» – come lo definì Karl Jaspers –, Max Weber è una delle personalità più eclettiche e controverse del primo Novecento. Maestro per molti, figura ambigua per altri, è stato un polemista instancabile che ha eletto il conflitto a cifra di un’esistenza. Il volume presenta i concetti-chiave della sua ricerca raccontando al contempo la sua vita travagliata da scontri, lutti e da una malattia psichica invalidante. I grandi temi della nazione e del lavoro, del patriarcato e dell’ascesi, del carisma e dell’élite, le derive irrazionali e i fondamenti del dominio vengono scandagliati sulla base delle esperienze con autori e autrici di diverse generazioni che entrano ed escono dalla vita di Weber. I dialoghi con Below e Warburg, le relazioni con la moglie Marianne e con Else Richthofen, gli incroci con Du Bois e con Schmitt, le diatribe con Treitschke, Michels e Gross, il fascino provato per Lask e Lukács segnano la sua oscillazione tra la postura accademica, l’ethos borghese e la curiosità per le pratiche della controcultura. Ricorrendo anche a carteggi e fonti inedite, l’autore illustra l’opera di Weber lungo una biografia che accompagna l’Europa nell’abisso della Grande guerra e delle sue conseguenze.
2025
9788829032136
Nazione, Lavoro, Irrazionale, Dominio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12570/48893
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