La formazione delle/dei professioniste/i del lavoro socio-educativo e socio-sanitario si muove tra spinte concorrenti e spesso contrapposte: una progressista, orientata all’inclusione e alla co-progettazione del welfare urbano; l’altra neoliberista, volta alla produttività e alla competitività. Questa tensione spesso produce sintesi ibride che trasformano radicalmente i concetti di ‘formazione’ e ‘cittadinanza’. Al fine di analizzare tali mutamenti, è stato avviato un ciclo di seminari volto a creare uno spazio-tempo ‘altro’ – plurale, interdisciplinare e intersezionale – per analizzare vecchie e nuove forme di oppressione e per sostenere la formazione di posture professionali critiche, transfemministe e decoloniali. I seminari hanno stimolato pratiche collaborative tra studenti, docenti e professioniste/i dei servizi del welfare urbano con l’obiettivo di ripensare la città come comunità educante. Pertanto, in questo paper si intende analizzare quanto emerso dai confronti seminariali al fine di rilevarne le conseguenze per le/i cittadine/i che si rivolgono a tali servizi e per le/i professioniste/i che li animano.
Al di là delle sintesi pacificanti. Uno spazio-tempo ‘altro’ per la formazione professionale e la generazione della comunità educante
Fabrizio Chello
;Stefania Ferraro
2025-01-01
Abstract
La formazione delle/dei professioniste/i del lavoro socio-educativo e socio-sanitario si muove tra spinte concorrenti e spesso contrapposte: una progressista, orientata all’inclusione e alla co-progettazione del welfare urbano; l’altra neoliberista, volta alla produttività e alla competitività. Questa tensione spesso produce sintesi ibride che trasformano radicalmente i concetti di ‘formazione’ e ‘cittadinanza’. Al fine di analizzare tali mutamenti, è stato avviato un ciclo di seminari volto a creare uno spazio-tempo ‘altro’ – plurale, interdisciplinare e intersezionale – per analizzare vecchie e nuove forme di oppressione e per sostenere la formazione di posture professionali critiche, transfemministe e decoloniali. I seminari hanno stimolato pratiche collaborative tra studenti, docenti e professioniste/i dei servizi del welfare urbano con l’obiettivo di ripensare la città come comunità educante. Pertanto, in questo paper si intende analizzare quanto emerso dai confronti seminariali al fine di rilevarne le conseguenze per le/i cittadine/i che si rivolgono a tali servizi e per le/i professioniste/i che li animano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
